Oltre 4 miliardi di persone nel mondo sono senza tutele sociali. Solo un bambino su quattro (26,4%) riceve un sussidio. “La pandemia di Covid-19 ha aumentato del 30% il divario di protezione sociale tra Paesi a reddito elevato e quelli poveri”. Lo denuncia l’Organizzazione internazionale per il lavoro (Ilo) nel rapporto sulla protezione sociale mondiale 2020-2022. Secondo i dati, solo il 47% della popolazione mondiale riceve effettivamente almeno un sussidio, mentre 4,1 miliardi di persone (53%) non hanno alcun sostegno dallo Stato.
“Le disuguaglianze regionali sono significative”, scrive Ilo. L’Europa e l’Asia centrale hanno un livello di tutele più elevato: l’84% delle persone riceve almeno un sussidio. Anche l’America ha un tasso di protezione sociale (64,3%) al di sopra della media globale. Mentre “l’Asia orientale (44%), gli Stati Arabi (40%) e l’Africa (17,4%) presentano notevoli lacune nell’assistenza sociale”. Solo il 45% delle neo-mamme nel mondo riceve un’indennità di maternità. Inoltre, solamente una persona su tre con gravi disabilità (33,5 per cento) riceve un sussidio di invalidità.
Solo il 18,6% dei disoccupati ottiene un sussidio di disoccupazione. Il 77,5% delle persone in età pensionabile riceve una qualche forma di pensione, seppure “restano grandi disparità tra regioni, tra aree rurali e urbane, e tra donne e uomini”. In media, i Paesi spendono il 12,8% del Pil per la protezione sociale (esclusa la salute). Ma “il gap è profondo tra gli Stati a reddito elevato, che spendono il 16,4% del Pil, e quelli a basso reddito che destinano solo l’1,1% del Pil alla tutela sociale”.
Agensir