Anno 130 - Dicembre 2018Scopri di più
Per favore, un po' di Dio
Alberto Amadio
Non è bello chiedere l’elemosina: il povero tende la mano, pronta ad accogliere pochi spiccioli, ma ciò che gli starebbe veramente a cuore non è il panino che si potrà comprare, bensì un mutamento radicale della propria condizione. Il disoccupato si dichiara disposto a svolgere le mansioni più umili, quando invece sognerebbe un impiego stabile, adatto alle proprie doti professionali. L’innamorato implora la sua amica di prendere un caffè con lui, anche solo per cinque minuti; in realtà conterebbe di poterla avere per sempre al suo fianco. Nessuno si accontenta di un minimo di felicità: la desideriamo intera, perfetta; siamo stati creati per cose grandi. È conveniente, in cambio di un’effimera gioia, umiliare e svilire sé stessi di fronte ad altri “comuni mortali” come noi? Giacomo Leopardi, ne La ginestra (vv. 167-185), riflette sulle stelle, che a noi paiono punti luminosi; al contrario, sono immense: è la Terra che, in confronto a esse, assume le sembianze di un puntino. E le più grandi opere dell’ingegno umano? Invisibili, insignificanti se contemplate dall’universo infinito! Mai, dunque, mostrarsi servili innanzi agli uomini! Soltanto per ottenere l’aiuto di Dio possiamo – anzi, dovremmo – elemosinare, come la donna cananea che supplica Gesù paragonandosi a…
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