Anno 135 - Luglio-Agosto 2023Scopri di più
Prendersi la briga è partire in fretta
Gabriele Pedrina
Hanno sempre l’aria esasperata gli adulti quando arrivano a dirvi: «Dai, sbrigati!». Sono tutti presi da una fretta che faticate a capire, o forse capite fin troppo bene quando sembra la stessa di un boia che ha voglia di finire il suo lavoro con voi e di andare a casa. Tutto si gioca tra quello che state facendo e quello che c’è da fare dopo. Può essere che in quel dopo ci sia la cosa più odiosa che vi sia mai stato chiesto di fare, o per lo meno così vi sembra in quel momento, come accompagnare la mamma a far la spesa o salire in casa a fare i compiti. Magari la cosa non è odiosa in sé, è che la chiacchiera con l’amica al telefono o il sempre ultimo giro con il nuovo gioco sulla play sono infinitamente più interessanti di andare a trovare la zia. C’è poi il caso particolare, quando aspettate da una vita quello che deve venire dopo, ma vi attardate a fare altro. L’esempio classico è la mega festa a cui papà sta per accompagnarvi e voi che non la finite di truccarvi o che continuate a chattare con gli amici senza mai finire…
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