A scuola nella Fabbrica di San Pietro

Un progetto unico per giovani dai 18 ai 25 anni. È la Scuola di Arti e Mestieri attivata da tre anni presso la Basilica di San Pietro, grazie alla Fondazione Fratelli Tutti. L’iniziativa è del card. Mauro Gambetti, Presidente della Fabbrica di San Pietro, che ha ripristinato una tradizione antica. La scuola esisteva infatti già nel XVIII secolo. Dopo 250 anni sono cinque i corsi ora disponibili: scalpellini e marmisti, muratori stuccatori e decoratori, falegnami, fabbri e mosaicisti.

«La nostra proposta formativa è integrale – spiega Gloria Amaduzzi, vicedirettrice della scuola - si va da lezioni teoriche ad attività pratiche di laboratorio, inclusa la possibilità di vivere in appartamenti messi a disposizione gratuitamente dalla scuola per un progetto di vita comunitaria». I giovani, 20 quelli selezionati ogni anno, arrivano da tutte le parti del mondo. Sono in possesso di un diploma di licenza artistica, di istituto tecnico, professionale o sono studenti universitari. I corsi, gratuiti, hanno una durata di 6 mesi, frequenza in presenza e obbligatoria da ottobre a marzo: 200 ore di lezioni teoriche e 400 di laboratorio a stretto contatto con le maestranze della Basilica di San Pietro nelle officine, sperimentandosi nei vari mestieri. I docenti che insegnano nella scuola provengono sia dalla Fabbrica di San Pietro sia da vari atenei. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Sono previsti sopralluoghi, uscite, visite didattiche e seminari di approfondimento. Libero invece il fine settimana.

I giovani studenti
Tra gli studenti numerose sono le ragazze. Romana ha frequentato il corso per mosaicisti: «Sono venuta a conoscenza dell’iniziativa tramite il mio parroco. Lui conosceva la mia passione e il mio percorso artistico. Ho potuto osservare e studiare la Basilica e conoscere docenti che mi hanno aiutato ad ampliare orizzonti e conoscenze. Del mosaico amo in particolare la scelta dei colori delle tessere. Mi piacerebbe proseguire in questo ambito, che sento mio fin da piccola».

Thomas, di Bergamo, di anni ne ha 19. Anche lui studente nel corso di mosaico racconta: «Il momento più significativo è in laboratorio il taglio, quel trasformare qualcosa di informe in un soggetto definito, dal significato enorme. Ritrovarmi a condividere spazi, interessi ed emozioni con altri ragazzi è qualcosa di estremamente prezioso. Una vera palestra per il mio futuro». Asia conferma l’ottimo rapporto avuto con i maestri e la grande inclusività dell’ambiente educativo.

Per alcuni la scuola è divenuta in effetti lavoro vero e proprio. Come per Lisa, 26 anni, di Abano Terme (Padova) e Miriana 21enne calabrese. Entrambe hanno frequentato il corso per decoratori, stuccatori e muratori e sono entrate a far parte dell’organico dei sampietrini manutentori della Basilica. La prima volta per due donne in 500 anni dalla fondazione dell’istituzione. La selezione dei candidati avviene tramite un test e un colloquio individuale. Le informazioni per le candidature alla prossima selezione sono reperibili scrivendo a scuola.artiemestieri@fsp.va

Generare futuro
Una scuola che propone una vera esperienza di vita: oltre a imparare nello spazio sacro, unico al mondo, della Basilica di San Pietro, i ragazzi vivono, studiano, pensano insieme condividendo momenti di socialità negli spazi messi a loro disposizione, svolgendo le lezioni nel cuore di San Pietro.

«Diamo la possibilità ai ragazzi di imparare un mestiere, ma anche alla Basilica di avere delle competenze che diventano generative» sottolinea p. Francesco Occhetta, gesuita, direttore. «Le maestranze trasmettono tecniche uniche al mondo che rischierebbero di perdersi. In un certo senso è un passarsi il testimone tra generazioni».

È un mettere insieme intelletto e manualità, cultura e artigianalità, formazione, etica, tradizione, storia e futuro. Queste le parole chiave per comprendere il senso del progetto. «È vitale ci siano Scuole che curino il sapere con le mani, che le guidino nella conoscenza di materiali antichi e nuovi, di nuove tecniche che siano di supporto ai saperi artigiani; e che questo sapere dilaghi nel tempo e nello spazio perché ci sia continuità fra passato, presente e futuro» ha sottolineato all’inaugurazione del nuovo anno accademico l’architetto Mario Cucinella, designer e accademico, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects.

«La Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro vuole proporre agli studenti un modello virtuoso anche in questo, mettendo in dialogo e integrando la tecnica e la tecnologia, le arti e lo studio teorico» ha ricordato il Card. Gambetti. «Una vera alleanza tra mani, testa e cuore» sottolinea p. Occhetta. «I ragazzi che vogliono investire la loro vita e curare la bellezza, dono di Dio, possono venire da noi».

Laura Galimberti
(foto: © Fabbrica di San Pietro in Vaticano)