«La gentilezza è il ponte tra tutte le persone, anche se non parlano la stessa lingua»
Madre Teresa di Calcutta
La data del 13 novembre è stata scelta perché ricorda il giorno d’inizio della conferenza del World Kindness Movement svoltasi a Tokyo nel 1997, che portò alla firma della Dichiarazione della Gentilezza. È osservata in molti Paesi, tra cui Canada, Australia, Nigeria, Emirati Arabi, Singapore, India e Italia. In alcuni è festeggiata persino a scuola, altrove con concerti, abbracci di massa, azioni di volontariato e così via. E il movimento globale punta ora al riconoscimento da parte delle Nazioni Unite.
In Italia esiste anche un Osservatorio italiano della gentilezza e del comportamento, coordinato dal Movimento Italiano per la Gentilezza (MIG): un organismo indipendente che sviluppa progetti di ricerca multidisciplinari sul valore sociale, ambientale ed economico della gentilezza.
Nel corso degli anni sono anche aumentate le iniziative e l’attenzione verso il tema della gentilezza, grazie anche al consolidamento di pratiche quali l’empatia, la tolleranza e il rispetto degli altri.
Tanti sono gli atti di gentilezza che si possono mettere in pratica nei confronti del nostro prossimo: tendere una mano, porgere un saluto, fare un sorriso, dare un abbraccio. La gentilezza è strumento che contrasta la violenza e favorisce la coesione sociale. La gentilezza è conoscenza dell’altro, apre al rispetto, all’accoglienza delle diversità. Gentilezza è ascoltare l'altro, ringraziare, abbandonare l’aggressività, rispettare e valorizzare la diversità. È anche attenzione al Creato.
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