Anno 136 - Dicembre 2024Scopri di più
L’abbraccio di Maria
Chiara Bertoglio
Concludiamo il nostro itinerario in cerca dei simboli dell’amore mistico nella musica con un salto nel Novecento, grazie alla figura di Olivier Messiaen (1908-1992) che meriterebbe una trattazione ben più approfondita perché protagonista della vita musicale occidentale nel secondo dopoguerra, e perché nella sua esperienza di musicista cristiano ha spesso avuto modo di esplorare l’idea dell’unione mistica. Ci rivolgiamo oggi a un brano pianistico non particolarmente noto, ma profondamente commovente. Si intitola Première Communion de la Vierge (“Prima Comunione della Vergine”). Il titolo può risultare un po’ incomprensibile se non vagamente zuccheroso, ma l’idea teologica sottesa è davvero profonda. La gravidanza di Maria, seguita all’Annunciazione, è vista come la sua “prima Comunione”, il momento in cui percepisce, per la prima volta, la presenza viva di Cristo in Lei. Il brano, come altri della raccolta pianistica Vingt Regards sur l’Enfant Jésus (“Venti sguardi sul Bambino Gesù”) da cui è tratto, si basa su un’idea musicale molto semplice: una sequenza di tre accordi che rappresenta il simbolo musicale della Trinità. L’Incarnazione, infatti, è opera congiunta delle tre Persone trinitarie e parte come iniziativa libera e amante di Dio. Su questo tappeto “ostinato” (cioè ripetuto) si stagliano gli arabeschi della mano destra, intervallati…
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