Gli atti religiosi e le espressioni della fede non hanno solo un valore intimistico. Spesso sono relegati nella sfera personale, nelle proprie convinzioni interiori, senza una attinenza con la realtà sociale. Difatti, nella profilazione delle persone, le credenze religiose rientrano nei dati sensibili al pari delle tendenze sessuali.
A pensarci bene, invece, nella devozione o pietà popolare c’è un valore che va oltre l’attinenza personale. La devozione a S. Antonio, per esempio, non consiste solo nella invocazione per chiedere grazie e miracoli. La sua persona e le opere della sua vita hanno una valenza valoriale molto forte perché hanno intercettato la vita sociale, politica ed economica del suo tempo.
Quindi, guardare al Santo dei miracoli ci pone di fronte a un messaggio sociale forte che trova riscontro anche nell’oggi. Prodigarsi per la giustizia, combattere l’usura, appoggiare i diritti delle persone fragili, prendersi cura dei poveri, accompagnare il cammino di redenzione dei carcerati, sono azioni che fanno parte di un impegno civile che dice cura per il bene comune, sensibilità democratica, sussidiarietà e collaborazione con le istituzioni. È questo uno dei messaggi che ci consegna la devozione a S. Antonio e che lo rende un santo attuale e fonte di ispirazione per tutti.