VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Dal Vangelo di Luca
«Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi»
Belle domande...
Cosa possiamo rispondere a queste domande di Gesù? Sono provocazioni che mettono in crisi il nostro modo di agire. Quante volte nella mia vita sono riuscito ad agire come Gesù suggerisce? Eppure sono affermazioni logiche, quasi banali. È facile fare del bene, aiutare, essere benevoli con coloro che ci saranno grati, con coloro dai quali potremo ricevere altrettanto, con coloro che ci sapranno ricompensare. La gratuità totale è altra cosa. Sento perfino critiche nei confronti di chi fa volontariato perché sembra impossibile che non ci guadagni in qualche modo qualcosina... Lo stile che il Vangelo popone al discepolo di Gesù è sempre altro e anche impegnativo. Non abbiamo nulla da pretendere in questo mondo per il bene che facciamo, ma sappiamo che è ben valutato dall’Altissimo!