Un Angelo ci invita a fissare il Cielo

Alfredo Pescante

Sette cupole, due campanili e due minareti: opere geniali, realizzate negli arsenali veneziani prelevando da vecchie navi il legno di querce e larici, che ingemmano già nel XIII secolo il cielo della Basilica antoniana. Il piombo vi verrà steso più tardi e nel ‘700 nascerà l’ottava cupola sulla cappella del Tesoro. «Gruppo meraviglioso e forse unico in tutta Europa! La cupola conico-piramidale del centro, sul cui vertice s’aggira un Angelo con la tromba alla bocca, segna i venti». Parole dello storico padre Bernardo Gonzati. Vanno bene le cupole per proteggere l’alto soffitto della Basilica dalle avversità naturali (tante nei secoli tra incendi, fulmini, tempeste, terremoti), ma l’Angelo (aggiunto al progetto solo in seguito) che ci fa? (continua)

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