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Orme nella neve: voci nel silenzio

Germano Bertin

Il naso schiacciato sulla finestra. Lo sguardo incantato, felice, silenzioso, rapito a inseguire la danza imprevedibile della neve che scende dal cielo! Immagini, ricordi indelebilmente impressi nella memoria di ciascuno. Ci si rivede bambini. Ancora oggi quello sguardo può tornare e farsi presente, facilmente. Troppo bello. L’incanto, lo stupore, la gioia, incontenibili, crescono da dentro: e piano piano, si vede ogni cosa prendere una forma nuova, quasi una caricatura di sé. La neve modella e trasforma tutto, senza rovinare nulla. E su tutto sovrasta un silenzio incredibile, avvolto da un ovattato cielo bianco-grigio, eppure luminoso. Alla fine, quando tutto si acquieta, e il vento finisce di accarezzare il paesaggio, trasformandolo, emerge e rimane solo il fruscio dei passi di chi si avventura attento e curioso in percorsi inediti, incerti, sempre attraenti.


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