"Quanta strada abbiamo fatto insieme mio caro sant'Antonio... Ero bambina e imparavo ad amarti recitando in ginocchio, insieme alla mia famiglia, la Tredicina a te dedicata... quanto affetto mi hai dato, quanto coraggio mi hai trasmesso, quante volte mi hai preso per mano e quante volte hai operato per me presso Gesù. Eri, e sei ancora, il mio ponte tra la terra e il Cielo, la mia àncora nei momenti più bui, quando, non vedendo una luce, mi ripetevo: "Tanto, c'è sant'Antonio".
Ti cercavo in ogni Chiesa, in ogni capitello, in ogni edicola e ogni volta che ti trovavo, era gioia grande. Con il tempo, sempre tenendomi per mano, mi hai portata a Gesù, volevi che fosse Lui a occupare il mio cuore... ho fatto, spero bene ai tuoi occhi, quello che tu mi indicavi... così è stata gioia piena, nel mio cuore e nella mia vita. Grazie sant'Antonio, so che ti accontenti anche di un semplice grazie, so che ti sei messo un po' in disparte, ma sei sempre qui con me... i tuoi occhi fissi su di me, sulla mia famiglia, sulla mia vita; sento la forza del tuo amore, senzo la potenza del tuo sguardo, sento le tue carezze asciugare le mie lacrime.
E quante volte il mio pensiero vola a Padova... mi vedo in ginocchio sul sagrato della tua Basilica... perché svoltare l'angolo della strada e trovarsi di fronte la tua meravigliosa "Casa"... fa perdere il fiato, fa tremare le gambe, piegare le ginocchia e fa venire solo voglia di ringraziare il Cielo che ti ha donato a noi, stando proprio così, in ginocchio per terra, in mezzo alla strada, sotto quel tuo splendido Cielo di cui sei luminosissima stella."
Valeria