Anno 133 - Giugno 2021Scopri di più
A che serve la preghiera?
a cura della Redazione
A maggio papa Francesco ha invitato i fedeli alla tradizionale preghiera del rosario, e lo ha fatto ideando quella che è stata chiamata la “maratona dei santuari”. Ogni sera cioè, alle 18, sui canali ufficiali della Santa Sede è stato trasmesso il rosario recitato in un diverso santuario mariano allo scopo di innalzare una grande preghiera a Dio in questo periodo di sofferenza e morte. Non è mancato chi, anche all’interno della Chiesa, ha visto l’iniziativa “con imbarazzo” perché sembra quasi che si voglia convincere Dio a intervenire per porre fine al flagello che stiamo vivendo, contravvenendo alla sua bontà, volontà, onnipotenza e onniscienza. Ed effettivamente sorge la domanda: perché Dio non interviene? Ha bisogno davvero di essere invaso dalle nostre preghiere prima di intervenire? Che significato dare a questa iniziativa, ma anche a tante altre simili che sorgono nelle nostre parrocchie? F.T. (Caserta) L’imbarazzo è comprensibile, ma ciò che abbiamo vissuto come Chiesa nel mese di maggio è stata, appunto, una maratona di preghiera per chiedere a Dio di ricordarsi di quanto stiamo affrontando con tanta fatica e, in molti casi, con grandissime sofferenze fisiche e spirituali. La preghiera di intercessione non è rivolta a Dio come se fosse…
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