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Amo il vento

Germano Bertin

Alla fine della mia giornata, ogni volta possibile, prima che tramonti il sole, affronto l’argine con la mia bici. Cerco la luce della sera. Non è raro che dopo le prime pedalate sicure e veloci mi raggiunga il vento. Spesso è opposto, ma spero sempre che al rientro, mi possa diventare amico. Tuttavia, non sempre accade. Anche quando cammino - in città o sulle mie montagne - capita che mi sorprenda improvviso e furtivo: si muove da lontano, poi, finalmente, mi affronta. A quel punto, anziché difendermi, piegandomi magari sulla mia bici, oppure curvandomi in avanti nel tentativo di esporre minore superficie corporea possibile, mi sorprendo a compiere gesti che qualcuno potrebbe facilmente valutare quanto meno non efficienti, se non persino insensati.


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