Anno 135 - Gennaio 2023Scopri di più
Ancora ci è dato del tempo
suor Anna Maria Borghi
“Buon anno!”... “Felice anno nuovo!”: sono frasi ricorrenti di questi giorni. All’inizio di un anno è come se si rinnovasse da sé la persuasione che non sia dato solo un “tempo nuovo”, ma una qualità nuova del tempo. Eppure questi ultimi anni sembrano quasi aver come eroso questa naturale disposizione alla fiducia: la pandemia prima, la guerra poi hanno come esaurito il credito di aspettativa sul futuro e sulla possibilità di immaginarlo buono per sé. È avvenuto ciò che accade anche a livello personale quando eventi traumatici sgretolano il mondo a cui apparteniamo e che ci restituisce un’immagine a noi nota: non sappiamo più chi siamo, non ci riconosciamo più... perché una parte di noi non esiste più! Rimaniamo senza parole, incapaci di un racconto di noi compiuto... come naufraghi che annaspano alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi per sopravvivere! E anche quando ci diciamo che il “peggio è passato”, perché l’intensità del dolore lentamente si scolora, non è detto che riaffiori in noi la possibilità di guardare oltre con fiducia... (continua)
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