Anno 136 - Settembre 2024Scopri di più
Claver, apostolo tra gli schiavi
suor Marzia Ceschia
Il gesuita Pietro Claver (1581-1654) è certo molto lontano dalla nostra epoca, eppure attuale per il suo stile di abitare la storia del suo tempo. Si fece carico, infatti, della piaga della schiavitù alla quale non accettò di assistere impotente. Oggi questo stesso dramma ha, forse, altri nomi, ma non possiamo affermare che non ci sia: per quanto si sia ampiamente diffusa la conoscenza e la cultura dei diritti della persona, la tratta degli esseri umani ha la stessa fisionomia di spietatezza. Forse, per alcuni aspetti, una maggiore gravità a motivo di una dimensione di invisibilità convenientemente sfruttata per giustificare o restare indifferenti. L’8 febbraio 2024, nel suo messaggio per la X giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, papa Francesco affermava infatti: «La tratta è spesso invisibile. I media, grazie anche a reporter coraggiosi, gettano luce sulle schiavitù del nostro tempo, ma la cultura dell’indifferenza ci anestetizza. […] Se chiuderemo occhi e orecchie, se resteremo inerti, saremo complici». Pietro Claver, in un contesto storico-sociale che avallava pubblicamente l’inferiorità di alcuni nei confronti di altri, sceglie di prendere posizione, di lasciarsi guidare dalla mentalità del Vangelo. Nato a Verdù, in Catalogna, dopo gli studi filosofici è…
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