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Gli inizi sono difficili

Fratel MichaelDavide Semeraro

Ho da poco compiuto 20 anni. Un’età che tutti definiscono meravigliosa, ma che io vivo con tanta confusione. E l’incertezza più grande riguarda proprio cosa farò della mia vita. Mi spiego: ci sono periodi in cui sento forte il desiderio di seguire Gesù; poi in altri periodi, con la stessa forza e sicurezza, penso che la via da seguire sia quella del matrimonio, puntando magari al lavoro di medico che mi appassiona. Come posso fare a capire qual è la scelta migliore per me? Perché questa grande confusione nel mio cuore?

A.F. (Belluno)

A 20 anni la confusione è la premessa necessaria al discernimento. Non avere paura di darti il tempo per comprendere e anche per dare spazio, attraverso le aspirazioni, al desiderio più profondo attorno a cui far ruotare le scelte di vita. Seguire Gesù significa aprirsi alla vita in pienezza e non è riservato solo a chi sceglie una vita di consacrazione. Se a 20 anni senti, oltre alla possibilità di una consacrazione, anche quella di una vita affettiva e professionale, comincia a sperimentarti negli studi di medicina e apriti all’amore con serenità e gioia. Strada facendo ti renderai conto se la vita da medico è la cosa che ti fa sentire più a tuo agio e se la vita di famiglia è veramente la tua strada. Altrimenti farai un percorso di discernimento di vita consacrata o di presbiterato: un prete che ha studiato medicina avrà qualche elemento in più per prendersi cura delle persone; un consacrato che si è innamorato e ha amato veramente sarà più appassionato nel dono di sé nella vita religiosa. Sì, la tua età è meravigliosa! Ma come insegnano i maestri rabbini: «Gli inizi sono difficili», e come insegnava Socrate ai suoi giovani discepoli: «Le cose belle sono difficili». Ma è la grazia della tua stagione di vita! Buon cammino!