Anno 131 - Gennaio 2019Scopri di più
I bambini ai funerali
Sono trascorsi pochi mesi dalla scomparsa di mio cugino, avvenuta in soli tre mesi a causa di una terribile malattia. Sono ancora scossa, pensando alla sua giovane età e alla sua famiglia. Ai funerali, svoltisi in una chiesa gremita come non mai, la moglie – con la quale non sono mai riuscita a legare, a motivo del suo modo di fare troppo deciso per i miei gusti – ha portato anche i due figli di 4 e 7 anni.
Non ho certo modo di negare il legame affettuoso che avevano con il padre, ma mi chiedo se era opportuna una tale scelta, o se invece non abbia creato ancor maggior sofferenza nei loro cuori, e magari un germe di “insofferenza” verso tutto quello che sa di chiesa.
C.V. (Rieti)
In casi come questo non è mai scontato quale sia la scelta migliore. In ogni modo in una famiglia cristiana anche i bambini possono partecipare ai funerali. È una novità assai recente il fatto che i bimbi vengano esclusi dai funerali mentre vengono fatti partecipare, persino esageratamente, ad altri eventi tra cui i matrimoni.
Non possiamo nascondere il mistero della morte e i riti sono proprio il modo adeguato per rendere questi momenti difficili e dolorosi più vivibili e umani. Le parole e i gesti che si compiono insieme durante un funerale sono il frutto di una lunghissima tradizione di umanità per aiutare tutti – piccoli e grandi – a misurarsi con l’insieme del mistero della vita che comporta anche la malattia, la sofferenza e la morte delle persone più care.