Anno 134 - Gennaio 2022Scopri di più
Ieri, oggi e ora
Fratel MichaelDavide Semeraro
Nelle letture delle ultime domeniche dell’anno liturgico e in quelle d’avvento la liturgia ci ha proposto brani evangelici che parlano della fine dei tempi. Mi ha sempre lasciato parecchio stupito l’affermazione perentoria di Gesù che attesta: «In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada« (Matteo 24,34). Come intenderla? Di generazioni ne sono passate e siamo ancora tutti in attesa. A.F. (Cosenza) Questa espressione del Signore Gesù è un “detto apocalittico”, ossia una parola di rivelazione. In ogni generazione, compresa la nostra, siamo chiamati a scrutare tutti quei segni che richiamano alla conversione del cuore. Non manca a nessuna generazione il compito di interpretare tutta una serie di eventi per comprendere quali cammini di conversione intraprendere per far sì che il Regno di Dio sia più vicino. Di fatto il Signore ci invita a essere pienamente responsabili del tempo che viviamo senza scaricare il barile delle scelte importanti né su chi ci ha preceduto né, tantomeno, su chi verrà dopo di noi. Spesso nel Vangelo il Signore dice: «Oggi». E possiamo aggiungere: «Ora!». Saremo capaci di essere una generazione libera e responsabile?
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