Anno 134 - Giugno 2022Scopri di più
Il colore dei sogni
Germano Bertin
Chi non ha sognato, almeno una volta, di correre leggero dentro a un campo di grano? Chi non ha sognato di lasciarsi sfiorare dalle carezze morbide e pungenti di un mare di spighe, già alte e bionde di vita? Chi non ha sognato di affidare i propri sogni piú segreti a passi in libertà, bagnati dentro al giallo-oro di un campo di grano? Chi non è stato catturato, almeno una volta, da un campo di grano accarezzato da un vento sottile, caldo, inquieto, imprevisto che tanto assomiglia alle braccia del mare che senza limite e confine, senza tempo e senza spazio, racconta di sole, di sale, di sogni, di audacia? In quel campo il corpo si fa leggero e invisibile: attraversa quelle onde dorate piegate dalla maturità del tempo che corre veloce. Dentro a quelle spighe silenti abitano piccoli semi che già profumano di appartenenza, di incontro, di condivisione, di consolazione, di coraggio: racconti di esistenze che, attraversato il silenzio dell’inverno, annusata la temerarietà della primavera, consegnano al sognatore che, uscito in autunno a seminare promesse, finalmente raccoglie restituzioni avvolte, ancora una volta, in piccole sementi. Ecco ciò che restituisce un campo di grano: il colore dei sogni, il profumo…
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