Anno 135 - Settembre 2023Scopri di più
Il dolore di Maria
Alfredo Pescante
La memoria dell’Addolorata che ricorre il 15 settembre fu introdotta nel calendario romano da papa Pio VII nel 1814, tuttavia già a fine XI secolo tale devozione era praticata dai fedeli. Aiutava a rivivere il momento decisivo della storia della salvezza, venerando la Madre unita alla passione del Figlio in sette momenti descritti dai Vangeli o custoditi da tradizioni. Che sono: la profezia dell’anziano Simeone sul Bimbo, la fuga della sacra Famiglia in Egitto, la perdita di Gesù al tempio, l’incontro di Maria col Figlio sulla via crucis, la Vergine ai piedi della Croce, Maria che accoglie Gesù morto tra le braccia, la sua presenza alla sepoltura.
Nella Basilica Antoniana l’antichità della devozione viene suggerita da alcune opere d’arte. La migliore è nella pala di Luca Ferrari (1652), collocata sul secondo altare di sinistra, possente e barocco, che descrive Maria mentre accoglie tra le braccia Gesù liberato dai chiodi. In alto una targa in marmo recita: “Christo Passo” (al Cristo che ha patito). Nel 1507 qui esisteva un altare dedicato alla Croce, ma Benedetto Selvatico, divenutone patrono, ne fece erigere da Giuseppe Sardi (1652) uno più sfarzoso, mutandone titolo. Tempi in cui esplodeva questo culto che occasionò processioni con la statua di Maria, trafitto il petto da sette spade!
L’opera può chiamarsi “Pietà” o “Deposizione”, benché sia preferito il nome di “Addolorata”, “rappresentando il più sentito titolo di Maria assai vicino alla realtà umana”. Una delle migliori produzioni del Ferrari per grandiosità e franchezza di pennello che avviva tutto il soggetto, afferma lo storico Bernardo Gonzati (1808-1852). Nuoce all’opera una non ottimale illuminazione che accenda gli squillanti colori in quest’intensa sinfonia del dolore, generata anche dal pianto degli attori.
Sono sei gli angeli, di cui quattro in foggia di bimbi svolazzanti e due i giovani, poggiati alla grande croce, muniti di lunghi ceri accesi. In basso Giovanni evangelista e un angelo osservano il volto di Maria, la Maddalena bacia i piedi a Gesù coronato di spine. Il bianco lenzuolo, emanante candida luce, illumina il dramma per concentrare gli occhi sul Cristo.