Il piccolo principe porta notizia del cielo

Roberto Filippetti

«Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)»: così leggiamo nella dedica de Il piccolo principe, il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944): un libro per l’infanzia che tutti i grandi dovrebbero leggere per tornare come bambini e così aprirsi alla Verità che rende liberi; un libro uscito nel 1943, eppure attualissimo.

La modernità ha enfatizzato un’immagine di adulto come individuo emancipato da Dio, cinico e solo, abbarbicato alle apparenze sensibili del reale, sempre occupato in chiacchiere superficiali, tutto teso a quantificare e monetizzare cose e persone. Il bambino è invece pieno di stupore e di domande, si interessa di cose essenziali e ha bisogno di amici, come appare chiaro fin dall’inizio del libro.

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