Anno 131 - Luglio/Agosto 2019Scopri di più
Il reiki al posto della fede?
a cura della Redazione
Da qualche anno mia moglie, una sera alla settimana, partecipa a un corso di yoga. Un’amica in comune l’ha avvicinata a questa disciplina. Lavorando duramente anche lei e non praticando sport, ho ritenuto la cosa buona e l’ho spronata in tal senso, avendo sempre sentito dire che lo yoga rilassa il corpo e la mente. Successivamente l’interesse di mia moglie verso le scienze orientali è aumentato e da qualche mese ha iniziato a frequentare un corso di reiki, del quale non conoscevo nulla. Informandomi su internet e dalle sue parole, ho capito che è come “un’autoterapia” verso la serenità e la felicità. Tutto bene, solo che lentamente mi sono trovato a frequentare la Messa da solo, quando prima era considerata un appuntamento bello e importante da vivere insieme. All’inizio si è scusata con il fatto che era molto stanca, poi per il tono barboso delle prediche. Ora mi dice chiaramente che non ne sente la necessità, e così mi trovo a sollecitare i figli a partecipare assieme a me... quando preferiscono facilmente assecondare il messaggio che viene dalla loro mamma. G.N. (Torino) Carissimo, sia giusto e paziente con sua moglie. In questo momento forse ha bisogno di un percorso personale…
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