Il sogno di fra Giovanni

Lorenzo Brunazzo

Una folle idea, ecco cosa appare, con il senno di poi. Ma allora sembrava davvero che la grande utopia fosse possibile, che potesse scendere il Paradiso in terra o almeno una sua fedele anticipazione. Ed era stato proprio lui, frate Antonio, che ci fece sperare di poter raggiungere la conversione. Quando arrivò a Padova, preceduto dalla fama di predicatore capace di scardinare anche i cuori più corazzati, lo accogliemmo con immediato entusiasmo. Io, Giovanni da Vicenza, frate predicatore al seguito di padre Domenico di Guzman, rimasi travolto dalla sua capacità di comunicare con le folle. Le sue parole di luce e fuoco, semplici e sapienti, accendevano la mente e incendiavano il cuore. Impossibile non pentirsi dei peccati e convertirsi alla vita santa. Più di una volta mi chiesi come mai il sapiente monaco portoghese non avesse scelto l’abito bianconero del nostro Ordine invece di quello bigio del Poverello d’Assisi... (continua)

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