Anno 136 - Dicembre 2024Scopri di più
La fede ardente dei Filippini tra noi
a cura della Redazione
Quella della comunità filippina è una presenza che spesso in Italia passa letteralmente inosservata. Eppure è numerosa e il contributo che semina nelle nostre case è lieto e mite, espletato soprattutto dal lavoro di colf, badanti e baby sitter. I primi arrivi si possono individuare negli anni Settanta, ma solo negli anni Novanta la loro presenza si diffuse e radicò nella nostra Nazione, tanto da formare una delle principali comunità proveniente da fuori Europa. E più che per i numeri (poco meno di 170 mila persone, al netto di chi ha già ottenuto la cittadinanza italiana), la comunità fa parlare di sé per il forte senso del lavoro e lo spirito di sacrificio: le rimesse dei Filippini emigrati in tutto il mondo sostengono infatti l’economia del Paese d’origine, aumentando sensibilmente i redditi delle famiglie più povere.
A Padova, da alcuni anni, è stato affidato al filipppino p. Fernando Loreto il compito di seguire spiritualmente la comunità dei connazionali qui presente. Gioviale, carico d’entusiasmo e ideatore di tante iniziative, il sacerdote nutre una devozione particolare verso sant’Antonio che l’ha spinto a venire a conoscenza della nostra Associazione fino a diventarne sempre più amico e sostenitore. Significativo che negli ultimi due anni - tramite il legame intessuto con p. Fernando - una rappresentanza della comunità dei filippini sia presente accanto al Direttore e all’equipe dell’Associazione Universale di Sant’Antonio durante la processione del 13 giugno lungo le vie di Padova, alternandosi nell’elevazione dello stendardo.
Qui a Padova don Fernando ha creato, assieme ai suoi connazionali, il gruppo ASAP (Amici di Sant’Antonio di Padova) che li vede riuniti per pregare e approfondire la conoscenza della vita e della spiritualità del Santo. Don Fernando stesso ha procurato una statua del Taumaturgo che porta da una famiglia all’altra, a seconda di dove si svolge la preghiera. In collaborazione con un altro sacerdote delle Filippine ha inoltre tradotto un opuscolo sulla vita di Sant’Antonio in lingua tagalog (la lingua locale più diffusa).
Da Padova al Triveneto. Un appuntamento religioso importante che coinvolge la comunità filippina del Triveneto è il pellegrinaggio denominato “La Fede a piedi”, che si svolge il 2 giugno (siamo durante la tredicina, in preparazione alla Festa antoniana) e che termina presso la Basilica di Sant’Antonio a Padova. P. Paolino Bumanglag, sacerdote verbita, illustra l’evento con queste parole: «La comunità filippina è una comunità che vive la sua fede cattolica, vive la caratteristica della famiglia che consiste nel valorizzare tutte le persone specie i bambini, i genitori e le persone di una certa età. È una comunità che ama molto le relazioni. È molto positiva, integrata».
Gli fa eco p. Gregory Ramon D. Gaston, del Pontificio Collegio Filippino di Roma, che ha presieduto la solenne Messa in Basilica al termine del pellegrinaggio: «Siamo un popolo di fede: 85 per cento di cattolici, grazie agli Spagnoli che giunsero da noi 503 anni fa (Magellano approdò nel 1521, ndr). Abbiamo vissuto bene questa fede che cerchiamo ora di portare ovunque come papa Francesco ci esorta usando l’espressione “contrabbandieri della fede”: una parola molto tenera! Portiamo la fede dove siamo non soltanto nelle nostre chiese, ma anche a casa, al lavoro, in qualunque luogo ci troviamo. Io direi che in Italia ora possiamo fare anche di più, partecipando non solo all’interno della comunità filippina locale, ma anche entrando nelle parrocchie, come fedeli delle proprie parrocchie».
Riguardo alla fede e alla devozione al Santo che i Filippini nutrono nel proprio Paese, p. Gregory afferma: «La fede cattolica filippina si vede nella vita quotidiana. Per esempio a Manila, negli autobus e nei mezzi di trasporto comuni come i jeepneey (piccoli bus colorati a forma di Jeep) accanto allo specchietto del conducente vedi sempre l’immagine del Bambino Gesù, di Maria, di Sant’Antonio, della Sacra Famiglia. Vediamo anche piccoli altari nelle case private e addirittura nei locali del Governo. Quando vivevo nel seminario di Manila ogni venerdì eravamo invitati a celebrare la Messa (specie il primo venerdì del mese) alle 12 proprio nei locali del Governo. E questa religiosità si manifesta anche nei grandi centri commerciali. A Manila c’è un grandissimo complesso con una chiesa interna con 2.000 posti a sedere. La gente la frequenta per poi fare shopping dopo la Messa. Penso poi a un altro grande centro commerciale che ha una chiesa per 1.000-1.500 persone e si celebrano undici messe ogni domenica, e queste messe sono piene, piene, piene: nove sono in inglese, una in filippino e una in cinese. Mi auguro che riusciamo a portare anche qui, in Italia, una fede ardente. I giovani filippini siano lievito, e possano portare gli amici non filippini a partecipare nelle parrocchie italiane. Questa è la nostra peculiarità!».
Nella foto in alto: un momento del gioioso pellegrinaggio della comunità filippina del Triveneto.
A destra: don Fernando Loreto, assistente spirituale della Comunità filippina di Padova dal marzo 2019. Nei primi mesi del prossimo anno concluderà il suo incarico per ritornare nelle Filippine. Desideriamo rivolgergli il nostro sincero grazie per la vicinanza e l’amicizia dimostrate, e l’augurio per una proficua attività pastorale