Anno 133 - Febbraio 2021Scopri di più
La forza della parola
Don Livio Tonello, direttore
Comunicare è una delle azioni che accompagnano l’uomo da sempre. Con segni, con gesti, con suoni e parole, da tempo immemorabile ha intessuto relazioni con i propri simili. Sia la forma scritta che quella orale trasmettono contenuti, richieste, emozioni. Anche il pianto di un bimbo comunica uno stato d’animo e suscita reazioni. Il dono della parola è innegabile e promettente la sua efficacia. Associata al linguaggio dei segni crea legami, permette gli scambi, veicola messaggi. Sono considerazioni che nascono dalla ricorrenza della “Festa della lingua di Sant’Antonio”. Del Santo ci rimane incorrotto l’apparato vocale, un vero prodigio considerandone la facile deteriorabilità. È una reliquia eloquente della potenza del messaggio uscito dalla sua bocca. Parole che sanno di Vangelo, di autentica vita cristiana e che ancora oggi possiamo ritrovare nei Sermoni. Dai pesci sulla spiaggia di Rimini ai fedeli dal noce di Camposampiero; dagli eretici provenzali agli usurai padovani; dal sanguinario Ezzelino ai semplici del suo tempo. Una parola potente nutrita di sapienza evangelica e di capacità di lettura del vissuto quotidiano efficace ancora oggi. Nell’era della comunicazione globale, tuttavia, parole e scritti non sempre costruiscono relazioni. A volte dividono, in qualche occasione manipolano, in altre offendono. Lo sperimentiamo quotidianamente nell’uso…
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