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La noia “rimprovera” la vita

Monica Cornali

noia-psicologia

La noia è quel sentimento di perdita di una meta, di uno scopo nella vita; è la dolorosa scoperta che la vita non sembra avere senso. La noia è disgusto, tedio di vivere, dovuto alla reale o presunta assenza di stimoli interessanti, a una ripetizione monotona delle stesse cose, all’assenza di motivazioni interiori, al non gusto nei rapporti. È una sorta di “rimprovero”, rivolto agli oggetti, per essere troppo spenti, sempre uguali; rivolto agli altri, per essere scialbi, banali, poco interessanti, superficiali.

È assimilabile a quella che i monaci chiamavano “accidia”: una assenza di cura, un disinteresse per la vita, per se stessi. L’uomo è da sempre vittima potenziale della noia, sin dall’era delle caverne. I lunghi tempi di inattività erano probabilmente insopportabili all’uomo pronto all’azione e ricco di curiosità.

Così, in una piovosa giornata d’autunno, anche in una caverna della preistoria ci si poteva annoiare a tal punto da iniziare a fare dei segni sulle pareti per rievocare nostalgicamente l’ultima caccia e sublimare il fatto di dover stare fermi, e quei graffiti divennero le prime espressioni d’arte.


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