Anno 135 - Maggio 2023Scopri di più
L’abilità di pensare con il cuore
Monica Cornali
Secondo Norberto Bobbio (1909-2004), invitato dal Cardinal Martini a “La cattedra dei non credenti” nel 1990, «la differenza rilevante non passa tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti», intendendo distinguere tra chi si pone le domande esistenziali profonde (chi sono, da dove vengo, dove vado, che senso può avere il mio esserci) e chi no. Ci soffermiamo sul “pensiero” inteso non in senso puramente razionale, logico, verbale – che pur è funzionale in molti ambiti della nostra vita quotidiana – quanto piuttosto come quel “cuore” che, in senso biblico, corrisponde alla fucina in cui si forgiano i valori intimi e universali, attraverso l’esercizio di attenzione, discernimento e l’assunzione di decisioni coerenti. Il nostro tempo non è forse connotato da un deficit della capacità di pensare? Mi sovviene la figura di Hanna Arendt (1906-1975), pensatrice tedesca che ha vissuto il clima terribile della seconda guerra mondiale. Nei suoi scritti ha enucleato il concetto di “banalità del male”, riferendosi non tanto o non solo al male che genera scalpore e indignazione, ma a quella mancanza di bene derivante da una carenza di attenzione, da un mancato esercizio di pensiero, da una pigrizia. Questo non avviene forse quotidianamente all’interno…
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