Anno 133 - Ottobre 2021Scopri di più
L’esempio di Gino
a cura della Redazione
In piena estate è venuto a mancare Gino Strada, medico pacifista fondatore di Emergency, dall’inconfondibile voce roca, ma calda di passione. Era una voce che faceva sempre bene ascoltare quando c’era da denunciare una guerra, la sofferenza di un popolo, le violazioni dei diritti umani, un’ingiustizia. C’è chi l’ha definito un profeta e un santo dei nostri giorni, altri invece hanno subito puntualizzato che è corretto parlare di filantropia... e non di vangelo. Personalmente penso che, come cristiani, abbiamo molto da imparare dal cuore di questi personaggi anche se non credenti. Sbaglio forse?
S.B. (Bari)
Amo ripetere da anni una frase che mi sta molto a cuore: “Impariamo dagli altri”. Come discepoli del Signore Gesù, in obbedienza al suo Vangelo, ogni volta che riconosciamo gesti di umanità anche in coloro che non condividono la nostra sensibilità dogmatico-rituale non possiamo che imparare e imitare. Come non ricordare l’ammirazione con cui il Signore Gesù si commuove ed è pieno di stupore davanti a quel centurione che chiede il suo intervento a favore del suo servo malato? Un pagano e soldato, sensibile alla sofferenza, viene indicato dal Signore Gesù ai discepoli come modello di fede. E subito dopo Egli si lamenta della loro poca fede. Sì, dobbiamo imparare da tutti coloro che sono capaci di pagare il prezzo di quella fraternità che è il cuore del Vangelo, così come viene spiegato dall’apostolo Giovanni: «Chi, infatti, non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1Gv 4, 20).