Anno 137 - Aprile 2025Scopri di più

Ita APR 2025_sant antonio
Aderisci all'Associazione

Noi e il gioco della felicità

Andrea Canton

Pollyanna è un romanzo scritto nel 1913 dall’americana Eleanor H. Porter. In Italia è conosciuto per la serie animata giapponese del 1986: 51 lunghissimi episodi di disgrazie. Come tutte le protagoniste dei vecchi cartoni tratti da classici della letteratura, Pollyanna è vittima privilegiata della cattiva sorte. Nell’ordine subisce la morte dei genitori, l’adozione da parte di una zia che inizialmente la odia, viene investita da un’auto restando a lungo paralizzata e infine un incidente toglie la vita al dottore che da poco aveva sposato un’ammansita zia Polly. Il cuore della vicenda umana di Pollyanna è “Il gioco della felicità”, un trucco insegnatole dal padre defunto per cercare il lato positivo in tutte le cose, anche quelle all’apparenza più brutte come le malattie, i dispiaceri, persino la morte. La gioia e l’ottimismo di Pollyanna sono diventati iconici e proverbiali, fino a diventarne una parodia. Si parla di “sindrome di Pollyanna” per descrivere l’ottimismo all’apparenza ingenuo di chi sembra ignorare i problemi. L’ecosistema informativo che ci siamo costruiti grazie al digitale però ha logiche assai diverse del “gioco della felicità”. Logiche non incentrate sull’ottimismo ma sul nichilismo pessimista che invita tutti a isolarsi (e a consumare). Come ricorda papa Francesco nel messaggio…

Leggi tutto