Anno 132 - Aprile 2020Scopri di più
Povertà ovvero la gioia di condividere
fr. Antonio Ramina
Forse tutti noi ricordiamo il principio fisico dei vasi comunicanti. A scuola, da piccoli, ce ne parlavano. Cercando di esprimerlo in maniera un po’ sbrigativa si potrebbe spiegare così: se un liquido viene versato all’interno di alcuni contenitori tra loro collegati – comunicanti, appunto – si può osservare che tale liquido, in alto, si “livella” lungo una stessa linea di superficie; si distribuisce cioè spontaneamente in modo uniforme. Questo è un fenomeno di carattere fisico. Ma sant’Antonio sa bene che questo principio potrebbe funzionare anche per quel che riguarda i beni posseduti dalle persone. Ai suoi tempi, come in ogni epoca, il nostro Santo constatava che le ricchezze erano distribuite in modo estremamente ingiusto; e tale ingiustizia era causata dal fatto che molte persone vivevano chiuse in se stesse, separate le une dalle altre: non erano “comunicanti”. Molti erano i canali di comunicazione bloccati; e così anche le ricchezze andavano a ingolfare pochi, a svantaggio di molti. Non si distribuivano in modo equo. Una storia di sempre; anche di oggi, purtroppo. Quest’idea dei vasi comunicanti ci aiuta a comprendere bene come mai a sant’Antonio interessasse molto la povertà. Non la vedeva semplicemente come una scelta personale. A lui non interessava…
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