Anno 130 - Settembre 2018Scopri di più

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Tornare... alla sorgente

Germano Bertin

Sul bordo imprevisto dello scorrere dei giorni, apprendere a riconoscere la Voce. Sorprendersi a gustare l’inevidenza che mette in scena la parte vera di noi stessi, e riconoscerne il Nome

Chi può seguire il movimento fluido e veloce delle mani di un pianista sulla tastiera di un pianoforte? I tasti appaiono uguali, seppure di colore nettamente contrastante, di dimensione e posizione diversa. A ognuno è affidata una tonalità specifica, fino a diventare sosta sonora in grado di evocare memorie, suscitare emozioni, riaccendere sogni... e richiamare riferimenti sommersi che rimandano, facilmente, a un inedito che si va via via affollando – come accade nella ferialità dei giorni – di volti, sguardi, gesti, carezze, abbracci, sogni, desideri, nostalgie; infine... incontri.


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