Tutto suo padre

a cura della Redazione

Mio padre è venuto a mancare quando ero piccola e di lui ricordo bene la laboriosità, la premura, il mettersi sempre in secondo piano per fare spazio a mamma e alle sue due figlie. Si chiamava Giuseppe e quando ho appreso dell’iniziativa di papa Francesco di dedicare quest’anno alla figura di san Giuseppe sono rimasta felicemente colpita. So che è considerato il padre putativo di Gesù, ma che altro sappiamo di questo santo? In particolare, come è morto e dove è sepolto? è vero che è considerato il patrono dei bambini non nati?

F.A. (Cagliari)

San Giuseppe viene definito da san Bernardo come “padre di Dio”. Se da Maria il Signore Gesù è nato, da Giuseppe è stato educato, imparando da quest’uomo giusto i tratti più nobili della nostra umanità. In particolare, va ricordata la capacità di Giuseppe di mettere il bene dell’altro sempre al primo posto accettando di cambiare il programma della sua vita e adattando i suoi sogni ai bisogni di una giovane madre e di un bambino. Costoro hanno bisogno di essere accolti, custoditi e difesi. Tutta la vita di san Giuseppe è stata una vita interamente a servizio del bene di Maria e di Gesù senza nemmeno una parola di cui abbiamo notizia, ma con tutta una serie di gesti per la cura del più vulnerabile. Di san Giuseppe sappiamo come ha servito, ma niente altro, nemmeno le circostanze della sua nascita, della sua morte e della sua sepoltura. Questa caratteristica di cura generosa ha indotto papa Giovanni Paolo II a pensare a san Giuseppe persino come patrono dei bambini non nati, dopo che per secoli è stato invocato come intercessore per una morte serena. In questo anno dedicato al “padre di Dio” possiamo chiedere la sua intercessione per poter affrontare e superare questo tempo di pandemia prendendoci cura gli uni degli altri e, in particolare, dei più poveri e dei più piccoli. In questo possiamo dire con fierezza che Gesù era “tutto suo padre” tanto che, guardando a san Giuseppe, cerchiamo di diventare sempre di più discepoli di Gesù.