Anno 134 - Giugno 2022Scopri di più
Un tempo che pesa, ma sempre... benedetto
Fratel MichaelDavide Semeraro
Dopo il lungo periodo di isolamento dovuto al Covid, ultimamente abbiamo ripreso in parrocchia alcune attività di catechesi. Confesso che ci incontriamo in pochi e anche un po’ affaticati dalla situazione che ci troviamo a vivere. Non vorrei essere irrispettoso, ma mi pare che l’incertezza, la confusione e soprattutto una certa rassegnazione abbiano avvolto anche le nostre parrocchie e - vorrei dire - la Chiesa stessa. Cosa si può fare per ritrovare l’entusiasmo negli adulti, nei ragazzi e... anche nei parroci stessi?
G.G. (Torino)
Il Covid non è stato la causa della stanchezza pastorale, ma l’occasione perché si rivelasse in modo chiaro il grande cambiamento in atto nella società e, di conseguenza, nella Chiesa. È il tempo di ritrovare una fede modesta, semplice, interiore. Per questo è necessario accettare che i numeri diminuiscano perché sia spazzata via l’apparenza per andare invece alla realtà di una vita discepolare semplice e vera. I numeri continueranno a diminuire perché la costrizione sociale che faceva sentire molti in obbligo di vivere una parvenza di pratica religiosa continua a diminuire... grazie a Dio. Il nostro è un tempo di purificazione e di conversione per essere più fedeli al Vangelo con umiltà accettando di rinunciare a tutta una serie di apparenze. Mi permetto di dire che tutto questo non è una disgrazia, ma un’occasione di grazia!