Anno 137 - Febbraio 2025Scopri di più
Una preghiera che accompagna
Don Carlo Broccardo
Simeone, uomo giusto e pio (...) mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Luca 2,25.27-32
Abbiamo iniziato in gennaio un nostro piccolo cammino di speranza, accompagnati da alcune pagine della Bibbia. La prima tappa è stata alle porte del tempio di Gerusalemme, dove il sacerdote accoglieva i pellegrini con una preghiera di benedizione: «Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace». Sono le parole con cui iniziamo ogni anno nuovo, la prima lettura del primo gennaio.
La seconda tappa ci porta ancora a Gerusalemme, pochi giorni dopo il Natale; è il Vangelo del 2 febbraio, festa della presentazione al tempio di Gesù. Betlemme dista pochi chilometri da Gerusalemme, per cui Maria e Giuseppe hanno la possibilità di andare al tempio per compiere i riti previsti dopo la nascita di un bambino: all’ottavo giorno la circoncisione; poi la purificazione di Maria e la presentazione al tempio di Gesù. L’evangelista Luca, al capitolo 2 (22-40), fa un po’ di confusione tra un rito e l’altro, ma poco importa: noi ci concentreremo sui personaggi, su come loro vivono questo momento. (continua)
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