Una terra nuova

Andrea Canton

Il cellulare che abbiamo in tasca? Il computer con il quale lavoriamo? I televisori connessi a Internet che ci mostrano video “su misura” per noi? Ormai non sono più degli strumenti che utilizziamo per comunicare, informarci o passare il tempo, ma dei luoghi veri e propri con la loro cultura, le loro regole, le loro logiche di potere. Una terra nuova che si fonde, che si intreccia e che modifica la terra su cui posiamo i piedi ogni giorno. Una terra che ha bisogno di ricevere l’annuncio del Vangelo. Una terra di missione, insomma. Non è un caso, dunque, se il Sinodo sulla sinodalità dei vescovi – sia nella sessione dell’ottobre 2023, sia in quella dell’ottobre 2024 – abbia dedicato ampio spazio nelle sue conclusioni al tema dell’evangelizzazione non tanto attraverso i media digitali (la logica strumentale), quanto in un mondo completamente cambiato dalla diffusione della cultura digitale che, scrivono i padri e le madri sinodali, «sta cambiando profondamente la percezione dello spazio e del tempo, influenzando le attività quotidiane, le comunicazioni e le relazioni interpersonali, inclusa la fede». È un mondo diverso quello che abitiamo oggi e lo è soprattutto per colpa – o per merito – del digitale.…