Come un’ara pacis

Uno dei monumenti caratteristici della Roma imperiale, restaurato di recente, splendente nel suo biancore, è l'Ara pacis augustae (altare della pace di Augusto), antico altare fatto costruire nel 9 a.C. dal senato, dedicato alla Pace (Pax, nell'accezione di divinità) e inaugurato dall'imperatore Augusto. Esso intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della Pax Romana.

Anche a Padova esiste un altare o meglio ancora un “Tempio” dedicato alla pace, il Tempio antoniano della pace. Antoniano perché l’Associazione Universale di Sant’Antonio ne fu l’ispiratrice alla conclusione della prima guerra mondiale. L’intenzione era di dedicare a sant’Antonio una chiesa per chiedere la salvaguardia della Città dall’invasione nemica. Ne è nato un simbolo religioso e una testimonianza di patriottismo, perché non avesse mai più a ripetersi la tragedia di una guerra così cruente e sanguinosa come quella del ’15-’18, l’inutile strage come ebbe a definirla Benedetto XV. Nel tempio della pace riposano i resti di 5.401 soldati caduti in guerra.

Il contributo della nostra Associazione fu determinante per il reperimento dei fondi per la costruzione. Quanto mai è prezioso questo segno cristiano in un tempo nel quale la guerra è inarrestabile e sempre nuovi focolai si riaccendono! Sull’altare della pace vanno portate le preghiere e le opere di riconciliazione che ciascuno nel suo piccolo può attuare.

 

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