Si è aperto con un ringraziamento a Papa Francesco l'incontro di presentazione per la Giornata mondiale dei bambini promossa dal Dicastero per la cultura e l'educazione e dal coordinatore della stessa Gmb, padre Enzo Fortunato che si terrà il 25 e 26 maggio. Ed è stato il Papa con la sua lettera pubblicata lo stesso giorno a 'dettare i termini' dell'evento: “Così tutti voi, bambine e bambini, gioia dei vostri genitori e delle vostre famiglie, siete anche gioia dell’umanità e della Chiesa, in cui ciascuno è come un anello di una lunghissima catena, che va dal passato al futuro e che copre tutta la terra” e ancora “Con Gesù possiamo sognare un’umanità nuova e impegnarci per una società più fraterna e attenta alla nostra casa comune, cominciando dalle cose semplici, come salutare gli altri, chiedere permesso, chiedere scusa, dire grazie. Il mondo si trasforma prima di tutto attraverso le cose piccole, senza vergognarsi di fare solo piccoli passi”.
Parole fatte proprie dagli organizzatori. “I bambini rappresentano il cuore pulsante dello spirito di speranza che la Chiesa cerca di risvegliare nel contesto dello sport. Essi sono il futuro e la promessa di un mondo migliore e, attraverso l'attività sportiva possono imparare valori fondamentali come il rispetto, la lealtà e la collaborazione” dicono insieme padre Fortunato e Aldo Cagnoli, vice coordinatore di questa iniziativa.
“Aiutare i bambini ad arrivare preparati all'incontro col Santo Padre, ma non sia un evento chiuso, ma una tappa della Chiesa in uscita volta da Papa Francesco”, così Marco Impagliazzo della Comunità di Sant'Egidio che ha voluto ricordare l'impegno della Comunità verso i più piccoli e la volontà di essere a “fianco dell'intuizione di padre Enzo Fortunato” in questo progetto, insieme alla Cooperativa Auxilium il cui fondatore, Angelo Chiorazzo, ha assicurato la presenza e l'ausilio delle persone che la animano per la due giorni che si terrà a maggio.
Al tavolo degli organizzatori anche la Figc, nella persona dell'ex campione della Nazionale, Gigi Buffon: “La nostra società matura sta naufragando se diciamo che i 'bambini salveranno il mondo', li carichiamo di una responsabilità che invece è tutta sulle nostre spalle - ha spiegato -. Speriamo che sia così davvero e che loro ci mostrino, un domani, cosa avremmo dovuto fare noi oggi”.
Presentato anche l'inno, composto da monsignor Marco Frisina e cantato davanti agli organizzatori e alla stampa dal titolo “Siamo noi la speranza”. Monsignore ha anche detto “I bambini sono 'la novità del mondo', la speranza e la gioia, sono loro i protagonisti del futuro con cui gli adulti sono chiamati a dialogare per costruire un mondo nuovo e far rifiorire la gioia per tutti”.
A “dare i numeri” è Stella Cervogli, dell'organizzazione dell'evento, che spiega che “Abbiamo già bambini che verranno da oltre 60 paesi, ma saranno sicuramente molti di più alla fine. Ci sono conferme dalla Terra Santa, sia Israele che Palestina, ci saranno delegazioni di bambini musulmani e buddhisti, come messaggio di pace e fratellanza”. Già ora erano oltre 58 mila gli aderenti e si attendono oltre 100mila bambini nei due giorni di Roma che si svolgeranno tra le strutture sportive dello Stadio Olimpico e del Foro Italico, messe a disposizione per l'occasione dalla società di Stato “Sport e Salute” per il villaggio dei bambini il 25 maggio (prevista la presenza di Papa Francesco il pomeriggio) e poi la celebrazione domenica 26 maggio in Piazza San Pietro e via della Conciliazione.
Lucandrea Massaro
Agensir - Foto: Siciliani-Gennari/SIR