Chi in pullman, in treno o in aereo. Ma tutti con bandiere, colori e canti in segno di gioia. Sono arrivati i primi pellegrini italiani a Lisbona, tra i 65mila ragazzi italiani che si recheranno nella capitale portoghese per la Giornata mondiale della gioventù, al via da domani fino al 6 agosto. Ad accompagnarli, 106 vescovi assieme a sacerdoti, religiose e religiosi, educatori e animatori, in rappresentanza di 180 diocesi. Con le loro maglie – gialle, verdi e rosse – hanno cominciato a gremire le piazze. Come quella vicina alla chiesa di Nostra Signora di Loreto, conosciuta come la “chiesa degli italiani”, dov’è stata celebrata ieri la messa per tutti i connazionali presenti. Da Milano a Palermo, le storie dei ragazzi parlano di fede, impegno ed entusiasmo. È quello che accomuna l’attesa di un incontro. Col Papa e con gli altri coetanei che giunti da tante altre parti del mondo. Per la prima volta, volontari e pellegrini si sono incontrati, per dar vita a una settimana di condivisione e di festa.
L’arrivo dei giovani pellegrini. Marco, da Fano, è uno dei volontari che fanno parte del team internazionale. Il suo servizio si svolgerà in una parrocchia che accoglie altri volontari, quelli polacchi, tra le 20 e le 24. “Li accolgo quando ritornano a fine giornata, do loro una mano per ciò di cui hanno bisogno e prego con loro. So che non è un servizio di prima linea, ma durante la formazione che abbiamo fatto sia online sia in presenza ci siamo resi conto di come il servizio sia anche questo: dare un aiuto anche nei piccoli compiti, senza pretendere chissà quale grande onore”. Sono circa 60 i giovani arrivati da Milano – zona Vigentina -, tra i 16 e i 30 anni. Frequentano le parrocchie della zona. Luigi è uno di loro: “Abbiamo pensato che fosse una bella esperienza da vivere assieme. Così ci siamo messi in cammino. Ci aspettiamo fatica, ma anche tanta gioia e allegria”.
Trentuno giovani, tra i 15 e i 25 anni, arrivano dalla basilica romana di Santa Sofia, chiesa degli ucraini in città. Sulla loro maglietta, all’interno della bandiera italiana, hanno disegnato quella ucraina. “Il viaggio è stato stancante. Ce lo aspettavamo. Abbiamo scelto di esserci per visitare anche Lisbona e il Portogallo. Penso anche sia un modo per fare nuove amicizie”, spiegano Lavinia e Veronica, due ragazze di origine ucraina. “Secondo noi, sarà molto bello perché faremo nuove conoscenze. Presenteremo anche la nostra cultura ucraina. Oltre ad andare in giro con le bandiere italiane, porteremo anche quelle ucraine, per lanciare un messaggio di pace”.
Il programma. Tutti attendono l’arrivo di Papa Francesco, nella mattina del 2 agosto. L’indomani, giovedì 3 agosto, nel pomeriggio, è previsto il primo incontro con i giovani, nel parco Edoardo VII, enorme area verde di 25 ettari, dove si svolgerà la cerimonia di accoglienza della Gmg. La mattina di venerdì 4 agosto nel Giardino Vasco da Gama a Belèm il Pontefice impartirà ad alcuni giovani il sacramento della Riconciliazione. Subito dopo, presso il Centro parrocchiale “da Serafina”, l’incontro con i rappresentanti di alcuni centri di assistenza e di carità. Dopo il pranzo con dieci giovani di diverse nazionalità nella nunziatura apostolica, nel tardo pomeriggio, Papa Francesco giungerà in auto aperta al parco Edoardo VII per presiedere la Via Crucis con i ragazzi.
La giornata di sabato 5 agosto sarà caratterizzata nella mattinata dalla visita del Santo Padre al Santuario della Madonna di Fatima, dove pronuncerà un discorso e reciterà la preghiera del Rosario con i giovani malati donando una coroncina d’oro alla Vergine. Il ritorno a Lisbona è previsto poco prima di mezzogiorno: alle 20.45 la veglia con i giovani nel Parco Tejo. Incontro, alzarsi e partire sono i temi dei canti e le preghiere dei giovani. Domenica, 6 agosto, in mattinata sempre al Parco Tejo, la messa conclusiva della Gmg. Al termine, dopo la consegna della croce ad alcuni giovani e l’annuncio della sede della prossima Gmg internazionale, nel pomeriggio si svolgerà l’incontro con i volontari.
Filippo Passantino
Agensir/Foto: Siciliani-Gennari-Sir