Gli ospiti hanno ora la possibilità di riporre vestiti, lenzuola e il necessario per la toilette in un apposito armadietto. E in cucina sono stati forniti due carrelli.
Vi ringraziamo sinceramente per il vostro sostegno. Ora nella nostra casa gli anziani sono molto felici di restare e tutti i nostri membri stanno bene grazie anche al sostegno dell’Associazione Universale di Sant’Antonio. Vi assicuriamo che i nostri anziani pregano per tutti voi e per tutti i donatori. Pregate per noi Sant’Antonio e noi assicuriamo le nostre preghiere a tutti voi». Queste parole di ringraziamento provengono dall’India, dal personale che gestisce la Casa per Anziani Arul Home – Casa della Grazia, la struttura edificata anche grazie al corposo contributo di quanti aderiscono all’Associazione Universale di Sant’Antonio.
Poco prima dell’estate la direzione della Casa ci aveva comunicato la necessità di acquistare un letto, due materassi e sette armadietti: gli ospiti infatti riponevano vestiti, lenzuola e il necessario per la toilette, il tutto fornito da Arul Home, di fianco al letto. «Così, grazie alla generosità di quanti aderiscono all’Associazione – ci raccontano – abbiamo acquistato un lettino semplice, un materasso, Steel biro e un armadietto per ciascuno di loro per tenere i vestiti e gli oggetti personali di base. Abbiamo anche acquistato due carrelli per portare il cibo alle persone costrette a letto: molto utile per il personale che deve prendere il cibo e servirlo agli anziani».
La Casa Arul Home garantisce l’accoglienza di malati, allettati e anziani: gli ospiti ricoverati ricevono non solo cibo sano, abiti decorosi e un alloggio confortevole, ma anche cure mediche di base e soprattutto una vita dignitosa. A coloro che necessitano di assistenza medica urgente, il personale infermieristico fornisce immediatamente tali servizi per aiutarli a tornare alla normalità, mentre coloro che necessitano di assistenza medica a lungo termine sono sottoposti a cure esclusive. Oggi lo scenario socio-economico del Paese, essendo cambiato drasticamente dal sistema familiare misto a quello nucleare, ha costretto entrambi i coniugi a cercare lavoro per sostenere la famiglia. Questo ha portato a una nuova serie di problemi affrontati dai genitori anziani, soprattutto dalle donne, che non si manifestavano alcuni decenni fa. Questi problemi vanno dalla mancanza di sicurezza in casa, alla sensazione di solitudine, alla non disponibilità di aiuti urgenti in caso di emergenza medica. La maggior parte degli anziani ha seri problemi per la mancanza di cibo e di scarsa assistenza medica in famiglia, vive in stazione o alle fermate dell’autobus. In India la popolazione giovane migra dalle aree rurali ai centri urbani, mentre gli anziani con più di 60 anni continuano a vivere nei villaggi, in molti casi da soli e si occupano di agricoltura. In alcuni Stati si parla di vere e proprie città fantasma, come accade nel Kerala: qui i bambini sono così pochi che gli insegnanti sono costretti ad andare a cercarli e pagare le famiglie di tasca propria affinché portino i figli a scuola. Secondo le previsioni del governo il numero di cittadini senior passerà dai 138 milioni nel 2021 a 194 milioni in 10 anni. Molti continuano a lavorare nel settore agricolo o a dipendere dai figli, ma a volte di loro si prende cura anche la polizia.
Grazie alla Casa Arul Home invece gli anziani possono contare su una vita migliore. Le attività che si svolgono all’interno sono molteplici e mirano a creare un bel clima fra gli ospiti: oltre a festeggiare i compleanni, si fa yoga, si legge. E poi, come in una grande famiglia, a seconda anche delle condizioni di salute, gli ospiti vengono coinvolti nello svolgimento quotidiano di diverse mansioni nel centro: c’è chi aiuta in cucina, chi assiste nell’approvvigionamento dei viveri, altri ancora si occupano delle attività di manutenzione e altri, infine, partecipano all’organizzazione delle attività della casa.