“La crisi pandemica ha fatto risuonare ancora più fortemente tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Non possiamo essere sordi a questo duplice grido, dobbiamo ascoltarlo bene! Ed è quello che voi vi proponete di fare”.
Il Papa ha cominciato il suo discorso all’assemblea plenaria della Pontificia Accademia per la vita (Pav) domenica 26 settembre con questo appello. “L’esame delle numerose e gravi questioni emerse in questi ultimi due anni non è un compito facile”, ha ammesso Francesco riguardo al tema della plenaria, la salute pubblica nell’orizzonte della globalizzazione.
“Da una parte siamo logorati dalla pandemia di Covid-19 e dall’inflazione di discorsi che sono stati suscitati”, l’analisi del Papa: “Quasi non vogliamo più sentirne parlare e abbiamo fretta di passare ad altri argomenti. Ma d’altra parte è indispensabile riflettere con calma per esaminare in profondità quanto è accaduto e intravedere la strada verso un futuro migliore per tutti”.
“Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”, ha ribadito il Santo Padre, che ha aggiunto a braccio: “Da una crisi sappiamo che non si esce uguali: o migliori o peggiori, la scelta è nelle nostre mani”.
Agensir