Anno 132 - Luglio-Agosto 2020Scopri di più
Tutto il contrario
Don Livio Tonello, direttore
I nostri anziani pensavano di averle viste tutte: la guerra, la fame, l’asiatica, il terrorismo... mancava la pandemia che per molti è stata fatale. Come ci poniamo di fronte al futuro ora che il presente si profila con uno stile di vita inedito? Da sempre insistiamo sulla vicinanza, sulla fraternità, sulla cortesia di una stretta di mano. Ci teniamo alle relazioni strette e all’effetto emotivo dei grandi raduni; al valore di partecipare alla Messa perché quella in televisione non è “valida”, di non disperderci tra i banchi di chiese semivuote. Insistiamo per togliere le maschere dell’ipocrisia, avere il coraggio di sporcarci le mani nel servizio, far visita agli anziani... Mille consuetudini sociali pensate come valori. Ma ora tutto è cambiato. Ora è tutto il contrario. Bisogna mantenere le distanze e portare la mascherina; l’entrata in chiesa è a numero chiuso e distanziati; vanno evitati gli abbracci, lo scambio della pace, gli incontri e le visite ai parenti... Gli stessi gesti prima valorizzati e poi proibiti in nome dell’attenzione all’altro. Uno sfasamento percettivo e valoriale che dice dell’incertezza e della fragilità della nostra esistenza. Sicuramente vero per quello che chiamiamo “primo mondo”, civilizzato e culturalmente avanzato. Invece, parte dell’umanità vive quotidianamente…
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