Come arriviamo a questo Natale? Quali sentimenti abitano il nostro cuore?
Nell’immaginario comune Natale è associato alle feste, alla gioia, alla famiglia, ai regali... tutto luccica e risplende di colori. Per qualche ora vengono accantonati i problemi, le sofferenze, le preoccupazioni, la paura del futuro... anche se rimangono sullo sfondo.
Se c’è una speranza per il mondo è proprio nella festa cristiana del Natale. È qui che ci viene donata la soluzione a tanti problemi che affliggono l’umanità; è nel bambino che nasce a Betlemme che le aspirazioni, i desideri, le speranze trovano realizzazione. Ma dopo 2000 anni non lo abbiamo ancora capito e ci basta accendere le luminarie per sperare di avere un po' di chiarore.
Riaffermiamo la bellezza e la decisività di celebrare il Natale come la memoria della nascita di Cristo. Solo in Lui le tenebre di questo mondo possono essere rischiarate. In questo senso hanno valore la nostra festa, la nostra gioia, i nostri auguri. Ci rallegriamo perché non ci sentiamo soli e Dio non ci ha lasciati in balia delle nostre cattiverie ed egoismi.
Quest’anno la virtù della Speranza sarà maggiormente presente nell’apertura del Giubileo ordinario, l’Anno Santo della grazia di Dio. Apriamo la porta alla Speranza non per un vago ottimismo ma nella certezza che Dio ci fa visita.
Auguri di buona nascita del Signore!