Vangelo della Domenica - 16 febbraio 2025

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

Dal Vangelo di Luca
In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone. Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo»

Quattro passi nella beatitudine
Non occorre aspettare la fine per essere felici. Ci sono situazioni che, nella logica del Vangelo, permettono già di essere nella beatitudine. Che poi beatitudine voglia dire una situazione serena, senza problemi, senza sofferenze, nella gioia piena, questo è solo nelle aspettative umane. Sentirsi beati è la convinzione interiore di chi non pone le sue speranze sui trionfi terreni, il proprio appagamento sulle aspettative umane, la pienezza della vita sulla gloria e il buon nome. Come sempre Gesù invita a puntare più in alto e a pensare in grande perché le ristrettezze e le fatiche vissute per amore suo non toglieranno la serenità dall’animo e la speranza dal cuore del discepolo.

 

Credit immagine: Andrei Mironov, Sermone della Montagna, 2022, Opera propria – Wikimedia Commons.