Vangelo della Domenica - 2 febbraio 2025

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - FESTA
Giornata mondiale per la vita consacrata

Dal Vangelo di Luca
A Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

Il momento di andare
C’è un inizio e c’è una fine per ogni cosa. Se l’inizio è sentito come dono, la fine è vissuta come perdita. E non ci sembra mai il momento giusto per lasciare. Siamo fatti per la vita e normalmente c’è sempre una aspettativa per il tempo che verrà. Simeone ha riconosciuto il momento giusto per andare in pace. Una grazia, un dono dello Spirito ma anche una saggezza interiore. Il momento giusto è l’aver capito che aveva trovato il Messia tanto atteso durante la sua vita. Non gli restava altro da fare o da attendere. Per ogni cristiano il compimento della vita è l’incontro con il Signore. Ma il senso di pienezza e di conclusione lo si può avere in ogni istante quando si ha la consapevolezza di aver cercato, desiderato e compiuto la volontà di Dio. Allora è il momento di andare!

 

Credit immagine: Antiveduto Grammatica, Presentazione di Gesù al tempio, sec. XVII, Museo Civico di Viterbo – Wikimedia Commons.