IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Dal vangelo di Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
Se la fretta è buona consigliera
In un tempo nel quale si diffonde il “movimento lento” rispetto alla fretta che ci attanaglia, Maria accelera il passo. La differenza rispetto alla frenesia e all’impazienza sta nell’atteggiamento di cura: la dedizione verso la cugina, presto madre nonostante l’età. Ed è uno scambio di gioia, di letizia, di meraviglia: una danza benedicente. È ciò che si genera quando si vive nell’attenzione all’altro, nell’incontro tra persone che hanno qualcosa da donarsi. In entrambe queste future madri sta crescendo una realtà nuova, un futuro per l’umanità. Il Natale che ci sta davanti porta un frutto di benedizione per chi sa ancora una volta stupirsi di fronte alla normalità di un bambino ma anche alla straordinarietà della benedizione che porta in dote.
Credit immagine: Pontormo, Visitazione, particolare, 1528-1530 ca., Propositura dei Santi Michele e Francesco, Carmignano (Italia) – Wikimedia Commons.